In Italia è stata introdotta l’eutanasia
“Ieri in Italia è stata introdotta l’eutanasia. Vi diranno che non è vero, che la sentenza con la quale la Cassazione ha definitivamente autorizzato il padre a staccare il sondino che da oltre 16 anni nutre e tiene in vita Eluana Englaro riguarda solo ed esclusivamente questo caso particolare. E formalmente è così. Lo ribadisce anche la motivazione con la quale la Suprema Corte ha rigettato il ricorso della Procura di Milano: l’impugnazione è inammissibile perché la vicenda in questione non riguarda «un interesse generale e pubblico ma una tutela soggettiva e individuale». Ma nei fatti da ieri nel nostro Paese si può legittimamente provocare la morte di una persona senza incorrere nelle sanzioni previste dal diritto penale vigente, vale a dire un’accusa di reato di omicidio. Come afferma il sottosegretario al Welfare, Eugenia Roccella, «per la prima volta un cittadina della Repubblica italiana morirà per una sentenza». (…) Questo è avvenuto, al netto dei formalismi giuridici e comunque la si pensi sull’eutanasia. I magistrati si sono sostituiti al Parlamento e, interpretando quello che ritengono essere il comune sentire, hanno stabilito che quel che fino a ieri per la legge era omicidio, oggi per chi la legge è chiamato ad applicare non lo è più. Questo è avvenuto. E, per il modo, qualche brivido dovrebbe correre nella schiena anche di chi può essere totalmente d’accordo con la sostanza del provvedimento” (Massimo De Manzoni – il Giornale).
“Usare la disperazione per scavalcare il Parlamento e introdurre, via tribunale, il diritto di uccidere chi non si può nutrire da solo non è comprensione. È un errore e un orrore. Anzi, di più: è un orrore mostruoso, che ci divorerà”. Così ha scritto Mario Giordano sempre ne il Giornale del 14 novembre ripercorrendo la memoria dei 50 giorni di coma di suo padre. E aggiunge: “Ieri, dopo la sentenza della Cassazione, c’era chi esultava. Come si faccia a esultare per una giornata che profuma di angoscia e di morte, Dio solo lo sa. (…) Dicono che Eluana morirà dolcemente, e non è vero: morirà dopo una lunga agonia. Dicono che a Eluana staccheranno le spina, e non è vero: in realtà smetteranno di nutrirla. Dicono che era accanimento, e non è vero: non si accaniscono, le danno solo il cibo per vivere. Dicono che Eluana voleva così, e magari è vero: ma di quante Eluana dovremo occuparci d’ora in poi? Il fatto è che da ieri si può, con una sentenza di tribunale, smettere di dare da mangiare e da bere a una persona che non può nutrirsi da sola. (Mario Giordano – il Giornale).