“Morte ai cristiani”: scritte ebraiche vicino al Cenacolo a Gerusalemme
Una scritta in ebraico, con le parole “Morte ai cristiani” è apparsa due giorni fa vicino al Cenacolo, uno dei Luoghi santi più preziosi alla cristianità. Il gesto è avvenuto mentre in Vaticano a Roma si svolgeva la Plenaria della Commissione bilaterale permanente di lavoro tra la Santa Sede e lo Stato di Israele.
La scritta, fatta con vernice nera è apparsa lungo il muro della basilica della Dormizione, sul monte Sion, a pochi metri dal luogo dove i cristiani ricordano l’istituzione dell’eucarestia e la nascita della Chiesa a Pentecoste. La scritta è stata subito cancellata per non acuire le tensioni fra cristiani e ebrei.
Fonti ecclesiali affermano che gli autori sarebbero giovani ebrei nazionalisti, membri di qualche yeshiva (scuola rabbinica). Non è la prima volta che questi giovani trovano il modo di offendere la presenza dei cristiani e i luoghi santi in quella zona. Spesso, davanti alla porta della chiesa del Cenacolo, tenuto dai francescani, questi gruppi espletano i loro bisogni fisiologici in disprezzo per il luogo; altre volte, per decine e decine di casi, sputano contro sacerdoti o suore che passano lungo la via; un’altra volta hanno distrutto una croce di pietra lungo il muro.
La chiesa del Cenacolo (o “Cenacolino”) non è il Cenacolo vero e proprio, il luogo dove Gesù ha istituito l’eucarestia. Questo luogo santo è ora proprietà del governo d’Israele, sebbene dal 14° secolo sia appartenuto alla Custodia francescana di Terra santa. Nel 16mo secolo gli ottomani hanno cacciato i francescani, che però non hanno mai rinunciato al loro diritto di proprietà.
L’episodio della scritta accade proprio mentre a Roma si discuteva sul ritorno del Cenacolo e altri Luoghi santi alla Chiesa cattolica. A questo proposito, Daniel Ayalon, viceministro degli esteri e capo della delegazione israeliana, prima e dopo l’incontro ha dichiarato che “Israele non rinuncerà alla proprietà del luogo dell’Ultima cena o ad altre luoghi santi sotto la sua diretta sovranità”. L’episodio della scritta e le altre offese gettano un’ombra di dubbio sulla capacità (o la volontà) dello Stato d’Israele a tutelare i luoghi santi e in particolare il Cenacolo.
Rassegna Stampa
Buddisti e cristiani insieme per educare alla speranza
Nel messaggio del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso per la festa del Vesak l’invito ad attingere ai valori trascendenti delle rispettive tradizioni per “rischiarare il cammino dell’umanità e trionfare sul vuoto spirituale che causa tanto male e sofferenze”.