Su Darwin, nessuna scusa
Un convegno internazionale su creazionismo, evoluzionismo e Darwin: ad organizzarlo è il Vaticano che vuole superare le “confusioni” generate dalle contrapposizioni “ideologiche” sul rapporto tra fede ed evoluzionismo. Per questo nel marzo del prossimo anno si terrà il summit internazionale in occasione dei 150 anni dalla pubblicazione dell’opera fondamentale di Darwin “L’origine delle specie”.
“Non c’è nessuna incompatibilità a priori tra la dottrina dell’evoluzione e il messaggio della Bibbia e la teologia”, ha detto monsignor Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, presentando l’iniziativa in Vaticano. Il vescovo ha infatti ribadito che il pensiero di Darwin non è mai stato condannato nè le sue opere messe all’indice. Per questo, il Vaticano non ha intenzione di porgere, così come hanno fatto gli anglicani, le sue scuse a Darwin, anche perché la storia non puà essere un eterno ”tribunale”. Dovremmo puntare piuttosto – ha concluso – “a stabilire una comunicazione sempre più franca, efficace e senza ideologie tra due punti di vista che guardano alla stessa realtà, quella dell’uomo e del suo mondo”.
Da parte sua il gesuita padre Marc Leclerc, professore di filosofia della natura all’università gregoriana, e tra gli organizzatori del convegno, “pur ammettendo il fatto massiccio dell’evoluzione delle specie, coloro che creano confusione intedono fare leva sulle insufficienze della teoria neodarwiniana per proporsi in qualche modo in spiegazione alternativa”. “Il convegno – ha concluso Ravasi – cerca di intrecciare in armonia parte scientifica con parte filosofica e teologica in un ascolto reciproco”.
Rassegna Stampa
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