Un gesto lontano dalle telecamere…
Un gesto lontano dalle telecamere… e anche oggi, all’Angelus, neanche una parola dal papa.
Ma il vaticano conferma: Il 31 dicembre scorso il segretario privato di Benedetto XVI, don Georg, ha compiuto una visita a Susanna Maiolo, la giovane italosvizzera che nella notte di Natale ha provocato la caduta del papa nella basilica vaticana.
Ratzinger ha voluto così esprimere il suo interessamento per la situazione della donna, psicolabile. Don Georg le avrebbe portato i suoi auguri, donandole un rosario benedetto dal papa.
La visita doveva rimanere riservata ma nell’ospedale di Subiaco alcuni pazienti hanno riconosciuto il sacrdote, un paio di giornali hanno pubblicato la notizia e oggi la sala stampa l’ha confermata con un comunicato. Asciuttissmo. Volutamente non vi compare la parola perdono, non perché il papa rifiuti di perdonare quel gesto malsano ma al contrario perché essendo la donna incapace di ben intendere e volere non si vede nella sua azione una responsabilità morale, una colpa almeno sul piano soggettivo.
Per carattere e formazione, poi, Ratzinger non ama la teatralità dei sentimenti, e rifugge da ogni personalismo mediatico.
Nell’angelus ha invitato i cattolici a non poggiare le speranze per l’anno nuovo in improbabili pronostici, il 2010 sarà più o meno buono, ha detto,se sapremo collaborare con la grazia di Dio.
Rassegna Stampa
Buddisti e cristiani insieme per educare alla speranza
Nel messaggio del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso per la festa del Vesak l’invito ad attingere ai valori trascendenti delle rispettive tradizioni per “rischiarare il cammino dell’umanità e trionfare sul vuoto spirituale che causa tanto male e sofferenze”.