nel frammento

NUMERO 2 / ANNO 2013

UNA NUOVA PENTECOSTE

di Barbara Braconi

Avevo appena firmato la prova cianografica per autorizzare la stampa dell’ultimo numero di nel frammento, quando ho ricevuto la notizia delle dimissioni di Papa Benedetto XVI. All’incredulità dei primi istanti è seguita l’inesorabile conferma, che ha spalancato in me un nuovo lavoro. La prima esigenza è stata quella di cercare le parole stesse del Santo Padre, per ascoltare da lui le ragioni di questa scelta, mettendo a tacere tutte le voci mondane che già assordavano; contemporaneo è stato il desiderio di sentire Nicolino, di sapere il suo giudizio che non ha tardato a raggiungermi attraverso degli amici. Questo forte bisogno di oggettivo, di una parola vera e certa è il bisogno di sempre, di ogni momento, ma lì l’ho risentito nuovo e l’ho visto anche in tante colleghe che mi hanno cercato per capire meglio, per avere una spiegazione, per ricevere un conforto. Mi sembrava incredibile che persone normalmente lontane dalla fede e sempre in obiezione con la Chiesa fossero come ferite da questa decisione, come se stesse venendo meno anche per loro un punto di riferimento chiaro e certo. Mi sono resa conto meglio di quanto la Chiesa sia comunque una presenza per tutti e quanto sia di conforto sapere che in ogni caso c’è, è lì, è fedele, è sicura. Subito è emersa con forza la certezza che questa decisione fosse suscitata dallo Spirito Santo per il bene della Chiesa ed immediata è stata una commozione incontenibile insieme ad una gratitudine profonda verso il Santo Padre che con questo ultimo gesto ci ha dato una stupefacente testimonianza di inaudita libertà, di radicale umiltà e di assoluto amore di un uomo totalmente spalancato e consegnato alla volontà di Dio, realmente immedesimato con il Signore Gesù e fedelmente mobilitato per il bene e per l’edificazione della Chiesa. Sostenendo in noi questa certezza, Nicolino ci ha costantemente aiutati a lasciarci provocare da questo gesto del Santo Padre alla irrinunciabile e irrimandabile domanda su chi è Cristo per noi e alla verifica della nostra fede. La figliolanza e la gratitudine che Nicolino ha sempre vissuto nei confronti di Benedetto XVI, in questo ultimo tratto di cammino è stata struggente, come la fervida attesa di un nuovo padre e la commossa accoglienza di Papa Francesco. Abbiamo vissuto una nuova ed inaspettata Pentecoste. Abbiamo risentito tutta la necessità vitale di un padre. Il mondo intero è rimasto con il naso all’insù, con lo sguardo fisso ad un comignolo, in attesa della bianca fumata. È incredibile! In un tempo secolarizzato e tecnologizzato come il nostro, siamo stati tutti appesi ad un camino. La folla che ogni volta si radunava a Piazza San Pietro, la tensione di tutti a sapere se c’era stata o no la fumata, ci ha mostrato quella vera natura che continua a segnare il nostro cuore nonostante tutto. Siamo figli e abbiamo nostalgia del Padre di cui il Papa è segno supremo. Quando la fumata è stata bianca, siamo corsi tutti. E tutti abbiamo atteso un nome, un volto, qualunque esso fosse. L’infinita fantasia dello Spirito ha sbaragliato ogni umana previsione e come sempre – grazie a Dio - ci ha superato. Sono bastati pochi attimi e Papa Francesco ha conquistato il cuore di tutti, diventando immediatamente familiare come se ci conoscessimo da sempre. Che storia incredibile il Cristianesimo! Con il cuore gonfio di commozione e gratitudine, preghiamo per Benedetto XVI e per Papa Francesco, perché il Signore li benedica e la Madonna li accompagni. La Pasqua, che già si è rimanifestata anche in questi ultimi avvenimenti, sia per ognuno di noi davvero buona!

ALLEGATO SPECIALE - RESTO IN MODO NUOVO PRESSO IL SIGNORE CROCIFISSO

Omaggio a Papa Benedetto XVI

L’11 febbraio 2013, nella memoria della Beata Vergine di Lourdes, siamo stati raggiunti dall’inattesa notizia che Papa Benedetto XVI rinunciava al ministero di Vescovo di Roma. È stato un gesto imprevisto, drammatico e sconvolgente, ma immediatamente chiarissimo.

Sin dall’inizio del suo pontificato, il Santo Padre Benedetto XVI aveva dichiarato: “Il mio vero programma di governo è quello di non fare la mia volontà, di non perseguire le mie idee, ma di mettermi in ascolto, con tutta quanta la Chiesa, della parola e della volontà del Signore e di lasciarmi guidare da Lui”.

Profondamente commossi ed infinitamente grati, abbiamo deciso di raccogliere gli ultimi interventi del Santo Padre Benedetto, dall’Angelus che ha preceduto la sorprendente dichiarazione delle sue dimissioni fino all’ultimo struggente saluto a Castel Gandolfo, pochi minuti prima della fine del suo pontificato.

Nell’immensità del suo Magistero avremmo potuto scegliere infiniti altri suoi magnifici interventi, come sempre abbiamo fatto in ogni numero della nostra rivista per la necessità di stare attaccati al suo insegnamento; abbiamo però scelto di raccogliere quest’ultimo breve tratto di cammino, perché ci conduce al cuore della sua scelta di restare in modo nuovo presso il Signore Crocifisso.

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