nel frammento

NUMERO 4 / ANNO 2023

Decisivo è che sia accaduto

di Barbara Braconi

L’impossibilità di stabilire con esattezza la data di un fatto non significa che esso non sia accaduto. Quando a scuola devo spiegare ai miei alunni che non sappiamo la data esatta della nascita di Gesù, ma che questo non comporta in automatico che non sia esistito, faccio sempre l’esempio di Anteneh, un ragazzo etiope, adottato da una famiglia italiana.Non registrato all’anagrafe, orfano e sordomuto, nessuno sapeva quando fosse nato; dalla misurazione delle sue ossa, i medici hanno stabilito approssimativamente la sua età mentre i genitori adottivi hanno scelto la data del giorno in cui hanno conosciuto Antenehcome quella in cui festeggiare il suo compleanno. Come della stragrande maggioranza dei suoi contemporanei, non ci è stata tramandata la data della nascita di Gesù. È comunque certa la necessità dei cristiani, sin dall’inizio, di celebrare la nascita di Cristo. Nei primi due secoli, non essendoci libertà di culto, non c’era ancora una celebrazione unica di questa memoria e abbiamo notizie di date diverse in cui le varie comunità si ritrovavano a festeggiare l’Incarnazione. A partire dal IV, secolo in occidente la celebrazione del Natale venne concordata nella data del 25 dicembre; ne troviamo notizia nella DepositioMartyrum del 336, nel Chronographusdell’anno 354 e nel discorso di Papa Liberio del 353. Nel secolo successivo si deve all’opera del Pontefice San Leone Magno l’affermazione della festività del Natale nella data del 25 dicembre. Per l’impero romano era il giorno in cui si festeggiava il Sol Invictus. Al tempo la vita era regolata sulla luce naturale e l’allungarsi delle giornate era un aspetto molto determinante, tanto da essere festeggiato. I cristiani scelsero questa data perché la festa pagana fosse sostituita dalla nascita di Cristo, da sempre considerato come la vera luce del mondo. Questo breve excursus storico può essere un aiuto a comprendere perché ancora oggi ad esempio in occidente il Natale si festeggia il 25 dicembre mentre nelle chiese di tradizione orientale il 6 gennaio. Non è decisivala data ed è comprensibile non poterla con esattezza stabilire, tanto quanto per altri avvenimenti storici del tempo. Fondamentale, invece, è per me e per ciascuno che Dio si sia veramente fatto una Presenza di carne e sangue nella storia e che continui ad abitare in mezzo a noi, perché solo questo Avvenimento risponde alla profonda inquietudine del nostro cuore. A tutti auguro di poterne fare esperienza. Buon Natale.

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