nel frammento

NUMERO 4 / ANNO 2025

SEGNI DI SICURA SPERANZA

di Barbara Braconi

La speranza è un’esperienza che ti accade, per cui puoi raccontarla e descriverla. Non è una questione di ottimismo, di personale inclinazione a vedere il bicchiere mezzo pieno piuttosto che mezzo vuoto, né si tratta di un autoconvincimento personale o collettivo, tipo “andrà tutto bene” o “ce la faremo”, che pullulavano durante la pandemia. La speranza si accende nel cuore e nella vita di una persona quando incontra qualcun altro che spera. Penso a due sorelline, che ho il dono di conoscere: i loro occhi hanno iniziato a brillare quando sono state accolte da una famiglia, dopo la tragica morte della mamma e il conseguente arresto del padre. Vedere e vivere con un uomo e una donna che hanno mostrato di essere segnati da una speranza viva, ha permesso a queste ragazzine di aprirsi alla speranza e di vedere rifiorire la propria vita. Recentemente, mentre mi trovavo in ospedale per assistere mio fratello malato, mi è arrivato il video di un’altra bambina, adottata da due miei carissimi amici, che quel giorno aveva fatto la Prima Comunione. Prendendo la parola per accogliere gli invitati alla festa, la bambina diceva di avere tanto atteso di ricevere l’Eucarestia. Ricoverata spesso in ospedale per una cardiopatia, vedeva il papà e la mamma fare ogni giorno la Comunione in camera, attraverso il sacerdote che gliela portava. “Ancora non sapevo bene tutto - diceva - ma capivo che in quel «pezzettino di pane» c’era qualcosa di importante per loro, che li rendeva felici e forti nei momenti di difficoltà, e quindi lo volevo anche io. Finalmente oggi questo giorno è arrivato”. Commossa da questa testimonianza, ho girato il video al cappellano dell’ospedale, padre Enrico, che in quei giorni veniva sempre a portare la Comunione a mio fratello e anche a me, quando non potevo partecipare alla Messa. Lui era lo stesso sacerdote di cui parlava la bambina nel video. Mi ha colpito moltissimo che dopo un paio di giorni padre Enrico mi ha detto: “Sai, ho fatto vedere il video che mi hai mandato a tante altre persone che ho incontrato girando nei reparti dell’ospedale, perché è un aiuto a sperare”. È proprio così, quando vedi qualcuno che spera lo dici a tutti e ti ritrovi il desiderio di seguirlo, di fare la sua stessa esperienza che senti possibile anche per te. Il nostro 35° Convegno è un segno di sicura speranza, in quest’ora tanto buia della storia del nostro mondo contemporaneo. Ogni ambito e appuntamento del Convegno saranno la possibilità di vedere qualcuno che spera, perché ha la grazia di incontrare Cristo e di guadagnare la Vita in Lui. Questo cambia realmente la storia.

Nell’esperienza di un grande amore TUTTO DIVENTA AVVENIMENTO NEL SUO AMBITO

Ognuno di noi, si ritrova a scrivere lettere o messaggi a Nicolino, o ad altri amici della Compagnia, per il desiderio di consegnare il proprio cuore e condividere quanto sta imparando, il proprio sguardo e il proprio giudizio rispetto a un fatto vissuto o a un momento attraversato… sempre nella certezza di essere accolti, di essere portati nella preghiera e di essere sostenuti dall’insegnamento e dalla testimonianza del nostro carisma.

PAROLA DEL PAPA - Fatti per un “di più”

OMELIA DEL SANTO PADRE - Santa Messa per il Giubileo dei giovani

PAROLA DEL PAPA - Chiunque crede in lui abbia la vita eterna

ANGELUS - Festa dell'esaltazione della croce

QUELLO CHE PUÒ ACCENDERE IL CUORE DI UN UOMO

Testimonianza di Andrea Avveduto e Jean Francois Thyri
a cura di Maria Elena Capriotti e Paolo Vallorani

Cosa sta accadendo nei luoghi santi in cui affonda le radici la storia del nostro popolo, della nostra cultura? Cosa stanno vivendo le persone coinvolte in questa interminabile strage? Quando terminerà questa lunga notte?

VITA IN UN CARCERE MINORILE

L’esperienza educativa di don Nicolò Ceccolini all’IPM di Casal Del Marmo
di Milena Crescenzi

Don Nicolò Ceccolini, ospite e testimone all’ultima edizione dell’Avvenimento in piazza, è cappellano del carcere minorile di Casal del Marmo, a Roma, dal 2017. Papa Francesco -notizia che è stata diffusa solo dopo la sua morte - ha donato duecentomila euro dal suo conto personale a sostegno di un progetto che si vive all’interno dell’Istituto dal nome “Pastificio Futuro”.

CERCANDO UN PUNTO FERMO, QUALCOSA CHE SIA PER SEMPRE

In ascolto di Marracash
di Marco Aloisi e Luca Maurizi

In occasione dell’Avvenimento in piazza abbiamo proposto un percorso in ascolto di alcuni brani di Marracash che ci ha permesso di condividere con altri la passione per questo artista e soprattutto l’aiuto che riceviamo dai suoi testi, dalle sue domande che ci fanno stare “dalla stessa parte” perché riguardano ciascuno.

COSA PUÒ RENDERE ATTRAENTE ANCORA OGGI IL CRISTIANESIMO?

Brano di Nicolino Pompei tratto dall’approfondimento “Questa è la vittoria che vince il mondo: l’impareggiabile esperienza di un’avvincente attrattiva”

È BELLA LA STRADA… PER CHI CAMMINA

Il concerto di Benedetto e Martino Chieffo
di Barbara Falgiani

Sabato 16 agosto, nella “piazza” che costeggia il litorale di San Benedetto del Tronto, un popolo di ragazzi, bambini, adulti, si è ritrovato insieme unito da Cristo nell’amicizia con Claudio Chieffo grazie al concerto dei suoi figli Benedetto e Martino.

IL DESIDERIO IMMORTALE DI SENTIRSI VIVERE

Charles Baudelaire
di don Armando Moriconi

Dalla metà dell’Ottocento, la poesia è in qualche modo dominata da Charles Baudelaire: chi è venuto dopo di lui non ha potuto ignorarlo; lo ha seguito o lo ha contestato, ma non ha potuto ignorarlo. Il fatto è che Baudelaire, con il suo stile impeccabile e con i suoi contenuti scandalosi, ha messo il dito nel cuore del cuore di ogni uomo, svelando quella meschinità e quella grandezza che costituiscono il misterio eterno dell’esser nostro.

IL SEMINATORE SPARGE FIDUCIOSO

Il Seminatore di Van Gogh
di Simona Cursale

Il seminatore di Van Gogh è l’immagine scelta per il nostro 35° Convegno. Per questo desideriamo accompagnarvi a scoprire i segreti di un’opera straordinaria, come aiuto all’esistente di ciascuno.

UNA VITA PER LA BELLEZZA

Antoni Gaudí in un’intervista all’architetto José Manuel Almuzara
a cura di Simona Cursale

Nel 1883 Antoni Gaudí viene chiamato per proseguire i lavori della Sagrada Familia a Barcellona. Oggi è Venerabile con il titolo di Servo di Dio, la sua vita è infatti un esempio di fede e dedizione a cui tutti possiamo guardare. Per questo abbiamo intervistato l’architetto José Manuel Almuzara, uno tra i maggiori conoscitori di Gaudí, che sarà nostro ospite al prossimo 35° Convegno.

VEDERE QUALCUNO CHE SPERA

Nuovi santi della speranza
di Barbara Braconi

Ulteriore dono dell’Anno Santo 2025 è la proclamazione di nove santi, i primi di Papa Leone XIV. Alla loro testimonianza è dedicata la mostra “Vedere qualcuno che spera”, che abbiamo realizzato in occasione del nostro 35° Convegno. Itinerante e noleggiabile, la mostra potrà continuare ad accompagnare l’ultimo tratto del cammino del Giubileo della Speranza e restare come un’eredità di questo tempo di grazia. Il desiderio di mettersi in compagnia dei santi - ci diceva Nicolino ad un incontro del 31 gennaio di quest’anno - è per attingere dal loro cuore l’amore a Cristo che li ha caratterizzati. Facendo nostre le parole dell’orazione della festa di san Giovanni Bosco, avviciniamoci a questi nuovi santi, che il Signore ha suscitato, chiedendogli di concedere anche a noi la stessa fiamma di carità, a servizio della sua gloria e per la salvezza dei fratelli.

C’È QUALCUNO CHE DESIDERA GUADAGNARE LA VITA VIVENDO?

Testimonianze dalle Vacanze estive per un’esperienza che ha la “pretesa” di estendersi a tutta la vita
a cura di Milena Crescenzi

Pubblichiamo un estratto della testimonianza che Alessio Di Paolo ha tenuto insieme ad altri giovani amici di fronte ad un gruppo di ragazzi studenti delle medie e delle superiori, riuniti per una Vacanza a luglio scorso. E pubblichiamo la lettera inviata alla redazione dalla nostra amica Paola Pasqualini al termine della Vacanza adulti vissuta, invece, ad agosto.

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