Sinodo straordinario sulla famiglia: il “sogno” di Dio è il suo popolo

“Sinodo” vuol dire “camminare insieme”: ecco, allora, che dai cinque continenti la Chiesa universale si mette in cammino verso Roma per riflettere insieme sull’importanza della famiglia come strumento di evangelizzazione.

13 Ottobre 2014
Gli anni 2014-2015 segneranno il cammino sinodale sulla famiglia, dopo quelli del 1969 e del 1985, dedicati rispettivamente al rapporto tra Conferenze Episcopali e collegialità dei vescovi ed all’applicazione del Concilio Vaticano II. La tematica di questo Sinodo, che riflette con forza la sollecitudine pastorale con la quale il Santo Padre desidera affrontare l’annuncio del Vangelo alla famiglia nel mondo attuale, s’inserisce in un itinerario di lavoro in due tappe: la prima è proprio la III Assemblea Generale Straordinaria del 2014, dal tema “Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell’evangelizzazione”, che è iniziata in Vaticano il 5 ottobre e terminerà il 19 ottobre, volta a precisare lo status quaestionis e a raccogliere testimonianze e proposte dei Vescovi per annunciare e vivere credibilmente il Vangelo per la famiglia; la seconda è l’Assemblea Generale Ordinaria prevista per il 2015, al fine di cercare linee operative per la pastorale della persona umana e della famiglia. Al sinodo straordinario saranno 253 i partecipanti; tra loro, anche 14 coppie di sposi, suddivise tra esperti e uditori. Nello specifico, i Padri Sinodali saranno 191, tra cui 25 capi dicastero della Curia e 114 presidenti di Conferenze episcopali: 36 dall’Africa, 24 dall’America, 18 dall’Asia (per la Cina, ci sarà l’arcivescovo di Taipei, mons. Shan-Chuan), 32 dall’Europa, tra cui il cardinale italiano Angelo Bagnasco, e 4 dall’Oceania. Durante le due settimane di lavori, i partecipanti all’Assemblea rifletteranno sul Documento di lavoro diffuso a giugno scorso. Lo scopo, spiega il card. Lorenzo Baldisseri, segretario generale del Sinodo, è quello di “proporre al mondo odierno la bellezza e i valori della famiglia, che emergono dall’annuncio di Gesù Cristo che dissolve la paura e sostiene la speranza”. Non si prevedono documenti finali al termine di questa Assemblea straordinaria: essa, infatti, è solo la prima tappa del percorso che si concluderà nel 2015, quando dal 4 al 25 ottobre si terrà, appunto, il 14.mo Sinodo generale ordinario sul tema “Gesù Cristo rivela il mistero e la vocazione della famiglia”. “…Anche noi, nel Sinodo dei Vescovi, siamo chiamati a lavorare per la vigna del Signore. Le Assemblee sinodali non servono per discutere idee belle e originali, o per vedere chi è più intelligente… Servono per coltivare e custodire meglio la vigna del Signore, per cooperare al suo sogno, al suo progetto d’amore sul suo popolo.” Questi sono alcuni tratti dell’Omelia  con cui Papa Francesco ha aperto, il 5 ottobre scorso,  il sinodo dei Vescovi sulla famiglia, che  fin dalle origini è evidentemente parte integrante del disegno d’amore di Dio per l’umanità. Durante tutta l’omelia  il Santo Padre ha ribadito come il “sogno “ di Dio sia il suo popolo che è paragonabile ad una vigna e di come Egli desideri solo coltivare questo vigneto, far crescere e prosperare le viti con tutta la cura necessaria. Ed ha ricordato che il vigneto  è particolarmente affidato ai sacerdoti, che ha paragonato a dei contadini, “perché lo coltivino, ne abbiano cura, lo custodiscano dagli animali selvatici.”. É chiaro, ha evidenziato il Santo Padre, che la famiglia sta percorrendo un momento di grave fragilità e di attentato alla sua esistenza e consistenza; proprio per questo si è voluto il Sinodo -in particolare dai Vescovi e dal Papa oltre un anno fa con un Documento preparatorio per riconsiderare il ruolo fondamentale della famiglia nella Chiesa e nella società. Chi guida, ha richiamato il Papa, non può pensare ai propri interessi e deve rifiutare cupidigia e superbia che impediscono la realizzazione del sogno di Dio.  Infine ha richiamato affinché la guida sia solo lo Spirito Santo che dona una sapienza che va oltre la scienza: “ Fratelli Sinodali, per coltivare e custodire bene la vigna, bisogna che i nostri cuori e le nostre menti siano custoditi in Gesù Cristo dalla «pace di Dio che supera ogni intelligenza», (Fil 4,7). Così i nostri pensieri e i nostri progetti saranno conformi al sogno di Dio: formarsi un popolo santo che gli appartenga e che produca i frutti del Regno di Dio (cfr Mt 21,43)”. I lavori sinodali sono iniziati già da alcuni giorni, come già detto: di seguito riportiamo alcune testimonianze che raccolgono la profondità e la grandezza di questo momento fondamentale per la Chiesa in cui i Vescovi, guidati dal Papa, stanno affrontando i problemi della famiglia emergenti dalla realtà: come le famiglie distrutte da separazioni e conflitti, i divorziati che vogliono vivere cristianamente, i fidanzati cristiani che desiderano essere guidati con amore e serietà nel loro percorso prematrimoniale… Fondamentale l’intervento di tanti testimoni di una vita matrimoniale vissuta in Cristo Gesù e quindi nella pace. SINODO STRAORDINARIO SULLA FAMIGLIA

RASSEGNA STAMPA E alla fine i padri si votano a san Luca (Avvenire - 18 ottobre 2014) Il cammino intrapreso (Avvenire - 17 ottobre 2014) Coppia filippina al Sinodo: La famiglia tradizionale è un dono, per le altre serve carità illuminata (Asianews - 16 ottobre 2014) Il Sinodo profondamente vicino alle famiglie che soffrono per i conflitti Redazione (Zenit - 10 ottobre 2014) "Uno stile di vita che ci dà gioia" (Zenit - 10 ottobre 2014) Famiglia, non "coppia" (Tempi - 8 ottobre 2014) Il monito del Sinodo sulle orme delle indicazioni di Benedetto XVI ai fidanzati (Avvenire - 8 ottobre 2014)    
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