Quello che abbiamo di più caro
In tutto questo percorso che abbiamo vissuto finora, mi auguro che sia emersa in maniera evidente e soprattutto commovente per il nostro cuore, l’indomabile e incessante iniziativa del Signore verso ciascuno di noi. Tutto il Suo essere mobilitato nel Suo amore verso la vita di ciascuno, il Suo essere acceso di amore verso ciascuno di noi, sempre pronto a perdonarci, (...)
“Questa è la vittoria che vince il mondo: la nostra fede, cioè l’impareggiabile esperienza di un’avvincente attrattiva”. Queste parole possono essere affermate solo se le vediamo emergere nel nostro umano, nell’esperienza del nostro umano - dentro qualsiasi momento o condizione del suo rapporto con la realtà - incontrato, attratto, afferrato dallo sguardo di Cristo.Innanzitutto, quello che emerge dall’affermazione che abbiamo (...)
Il vero e primo ostacolo al riconoscimento di Cristo, all’esperienza reale della sua presenza come attrattiva avvincente, come esperienza impareggiabile e vincente, è proprio il non prendere sul serio la nostra umanità; è la trascuratezza, l’inconsapevolezza, la dimenticanza o la censura della nostra umanità per quella che è, così come è: sentirla o considerarla una specie di maledizione, qualcosa da (...)
[Subito dopo l’incontro con Gesù] ritroviamo Andrea nell'entusiastica e irrefrenabile ricerca di suo fratello Simone, di Simon Pietro. Con molta probabilità si incontrarono in riva al mare, mentre Pietro - che era pescatore - è intento a riassettare le reti dopo una pesca che quasi sempre risultava infruttuosa. È facile immaginare l'umore e la faccia di Pietro. Ci pare di (...)
Questo primo tratto del nostro percorso possiamo esemplificarlo con le struggenti parole del Miguel Mañara di Milosz: “Ho trascinato l’amore nel piacere, e nel fango, e nella morte… Mangio l’erba amara dello scoglio della noia. Ho servito Venere con rabbia, poi con malizia e disgusto… Certo, nella mia giovinezza, ho cercato anch’io, proprio come voi, la miserevole gioia, l’inquieta straniera (...)