Quello che abbiamo di più caro
Altre volte avevano sentito parlare Gesù di una sua partenza, di un suo distacco da loro. Spesso riferito come un distacco tragico e doloroso - che anticipava la sua messa a morte e tutto il momento tragico che sarà la sua passione. Ma nessuno aveva mai osato affondare di più sulla realtà di quelle sue parole. Ora è arrivato il (...)
Dove è possibile ora, per noi come per ciascun uomo,l’esperienza di questo incontro con Dio che si mostra e si rivela nella presenza di Gesù? Dove è possibile l’esperienza di questo avvenimento nell’oggi di ogni uomo? Qual è e dove è questa via sempre aperta e accessibile verso di Lui? Dove è possibile vivere come esperienza e come cammino umano (...)
“In Gerusalemme, presso la porta delle Pecore, c’è una piscina, chiamata in ebraico Betzaetà, con cinque portici. Sotto questi portici giaceva una folla di ammalati, ciechi, zoppi e paralitici... c’era là un uomo infermo da 38 anni. Gesù, vedendolo disteso e saputo che da molto tempo stava così, in quella condizione, gli si avvicinò e gli disse: vuoi guarire?” (cfr. (...)
Jesu dulcis memoria, dans vera cordis gaudia, sed super mel et omnia Eius dulcis praesentia...O Gesù, ricordo di dolcezza, dolce memoria, sorgente di vera gioia al cuore. Ma di una dolcezza più dolce del miele e sopra ogni dolcezza è dolcezza la sua Presenza. È proprio l’espressione umana del cuore di un uomo segnato dalla memoria di Cristo. Una dolcezza (...)
Questa mattina siamo stati introdotti alla preghiera delle Lodi con il canto del magnifico inno delle Monache Trappiste di Vitorchiano. Sono parole che non contraddicono quello che abbiamo messo a tema perché scaturiscono da una vita segnata radicalmente, nel silenzio e nella preghiera, giorno e notte, dall’amore di Cristo e dall’amore a Cristo. “L’aurora risplende di luce, il cielo si (...)