Quello che abbiamo di più caro
Non riflettiamo mai abbastanza sul fatto che queste parole Gesù le dica poche ore prima d’essere fatto prigioniero e crudelmente ammazzato. Gesù parla di gioia poche ore prima del suo assassinio, poche ore prima di essere catturato e ucciso. Quindi la gioia che Cristo promette e afferma è qualcosa che ha a che fare e passa anche attraverso le prove (...)
[…] A conclusione di questo esaltante e commovente percorso, desidero ancora dare spazio alle parole di Papa Francesco. Facendovi ascoltare la parte finale della sua omelia sulla figura di Pietro, che abbiamo già attraversato in un suo tratto. “Chiediamo al Signore, oggi, che questo esempio della vita di un uomo che si incontra continuamente con il Signore e il Signore (...)
Quando ci ritroviamo di che cosa dobbiamo parlare? Che cosa dobbiamo approfondire? Chi dobbiamo domandare di incontrare, di capire, di riconoscere e seguire? Chi è che ci convoca sempre? Chi se non l’Avvenimento che ci costituisce, la Presenza che solo ci corrisponde e a cui desideriamo lasciar plasmare tutto il nostro io. Se non Colui che è il senso della (...)
“Così Gesù giunse a Sichar, una città della Samaria, nelle vicinanze del podere che Giacobbe diede a suo figlio Giuseppe. Là c’era il pozzo di Giacobbe. Gesù, stanco del viaggio, si sedette sul bordo del pozzo. Era verso mezzogiorno…”. A pochi metri da quel pozzo vi era una casa abitata da una donna samaritana, una donna che suscitava le attenzioni (...)
C’è sempre in noi in agguato una grande tentazione che bisogna avere ben presente. Quella di relegare l’Avvenimento ad un passato. Di dargli spazio per qualche istante, magari dopo alcuni momenti in cui ci viene riaffermato attraverso degli incontri come questo, in cui ci risentiamo colpiti e commossi dalla sua Presenza, per poi subito dopo lasciarlo lì, ed essere presi (...)